25-06-2012

Se il Debito Italiano lo Compra la Fed

Come nota Alphaville,  le emissioni in dollari ad alto rendimento di società statunitensi mostrano un andamento da qualche tempo molto correlato a quello del debito pubblico italiano.

Due le considerazioni.
Innazitutto, anche gli investitori esteri, non siamo quindi originali, vedono nell'Italia il cuore del problema ed il volano per l'eventuale soluzione della crisi europea. L'Italia è l'unico paese a Rischio che con una radicale revisione della spesa pubblica potrebbe rientrare a livelli di costo del debito sostenibili e convincere la Germania ad assumere una maggior quota del debito europeo.
Un passaggio di Bernanke la scorsa settimana ricorda poi che la Fed ha l'autorità per acquistare debito straniero, con effetti potenziali di ampio respiro. In altre parole, l'acquisto di titoli di paesi a Rischio sul mercato aperto avrebbe, secondo il numero uno della banca centrale statunitense, che a lungo ha studiato gli effetti di trasmissione dei periodi di Depressione, un effetto di stimolo all'economia statunitense superiore a quello di nuovi acquisti sul mercato domestico.

Cosa chiedano in cambio gli Stati Uniti non è dato di sapere ma è possibile che nei prossimi giorni arrivino chiarimenti su cosa i centotrenta miliardi apparentemente "stanziati" per la crescita durante l'incontro della scorsa settimana a Roma significhino.

Con una BCE paralizzata e scarsissimi progressi sul piano degli accordi sul debito, gli Stati Uniti potrebbero, anche per ragioni elettorali, diventare un importante finanziatore del debito europeo. Forse la crescita l'America la può ritrovare in parte attraverso accordi commerciali con la Germania, in cambio di sostegno al debito dei paesi periferici.

Possibile spazio per un piccolo rimbalzo dell'euro.

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