Nel corso dell'ultimo anno si è assistito ad un crescente flusso di emissioni obbligazionarie in divise "esotiche" da parte di grandi nomi dell'industria (General Electric) o sovranazionali (come la BEI, Banca Europea degli Investimenti). Le più gettonate sono i Fiorini Ungheresi e le Corone Islandesi. Dal punto di vista del debitore vi sono sostanzialmente due ordini di motivi. - Attrarre nuovi acquirenti incentivati da tassi di interesse più alti, a fronte per altro di una possibile svalutazione della divisa di riferimento (nel caso del fiorino ungherese ad esempio l''allontanamento dell'ipotesi di entrata nell''euro a breve ha posto qualche pressione sulla divisa). - In un processo industriale di crescente delocalizzazione, emettere debito nella divisa del paese in cui si insediano le nuove attività produttive. In questo senso attendiamoci a breve un mercato più liquido ed efficiente per i Corporate Bond emessi in Yuan Cinese (vai alla voce Bond del glossario per una spiegazione). |