Larga parte dell'industria è ancora propensa a credere si tratti di una ondata di vendite passeggere, ma i risultati delle principali quotate in questi mesi sembrano indicare che alcune componenti importanti del conto economico, quali le commissioni di performance prelevate sui fondi lussemburghesi spariscono d'imprrovviso in mercati come questi. Le reti devono velocemente trasformarsi da venditirici di prodotti a consulenti, il che implica capire a fondo il contenuto della propria consulenza. L'altro fattore di attenzione è che al crescere delle dimensioni dei fondi gestiti, che si tratti di fondi italiani o Sicav straniere, un fondo può fare al massimo come il mercato meno le commissioni: ha allora più senso comprarsi un ETF. Crediamo nei prossimi anni i risparmiatori vorranno sapere sempre più quale sia il contenuto finale del loro portafoglio e parlare con consulenti finanziari che sanno parlare di bilancio di un'azienda: nè il modello robo advisor che tende a cercare di capire quando la borsa sale o scende (nessuno lo sa), con l'utilizzo di ETF nè quello della gestione in fondi sono vincenti in questo contesto. Scegliere o farsi aiutare a scegliere titoli azionari e obbligazionari di aziende sane è di gran lunga la strategia migliore per la gestione dei propri risparmi.I mercati cancellano in pochi giorni i rialzi di anni e in quei giorni sapere cosa si ha in portafoglio e sapere di poterlo eventualmente venderlo è senz'altro meglio. |