Si sarà notata la scarsa rappresentazione nel nostro universo investibile di azioni giapponesi. La recente riconferma del governo Giapponese ed alcuni segni di abbandono di una politica statalista (si veda la recente privatizzazione delle poste, il primo intermediario finanziario del Giappone) potrebbero precedere ad una nuova fase di rilancio dell'economia del Sol Levante. Ad oggi però la situazione interna del paese è ben rappresentata da Sony. Per anni market leader nell'elettronica di consumo, ha visto gradualmente il proprio nome sorpassato da aziende più flessibili e con costi del lavoro più bassi (tipo Samsung). La scorsa settimana il nuovo amministratore delegato ha presentato l'ennesimo piano di rilancio basato su tre punti: 1) Integrazione dei prodotti hardware (televisioni, vari tools multimediali), con la parte sofwtware (sfruttando soprattutto le possibilità della controllata Columbia Pictures); sarebbero i contenuti a far vendere le apparecchiature e non vicersa; 2) Lo sviluppo di hardware innovativo, tipo I-Pod per Apple (si parla di un portatile che consenta di scaricare video) 3) La riduzione del costo del lavoro, tramite anche la delocalizzazione di impianti produttivi. La società parla di pareggio nel 2007; abbiamo tempo per rivedere le nostre ipotesi. |