La Ue si dimostra piu' ragionevole nel caso spagnolo, dopo una prima fase di intransigenza, sui rapporti di indebitamento per il 2012 mentre impone ulteriore rigidita' alla Grecia, che davvero sembra si voglia spingere fuori dall'euro.. Si capisce forse che i metodi usati con quest'ultima non potrebbero funzionare in Spagna che sostanzialmente ottiene di "sforare" per il 2012 sugli obiettivi deficit/Pil. L'atteggiamento preso nei confronti della Spagna apre ad analoghe concessioni per l'Italia, la quale non potra' parimenti a nostro avviso rispettare il limite del 3%, con i vari ritardi sulle questioni del lavoro ed il governo, ma sembra che questo venga poco notato, messo in minoranza piu' di una volta su vari emendamenti al decreto liberalizzazioni. Ieri Juncker auspica per Monti un altro ruolo europeo il che ci fa pensare che questo governo tecnico dara' forse rimpiazzato prima di quanto ci si attenda da un nuovo esecutivo politico. Le borse hanno corso molto, ma sulle valute ci sono davvero ottime occasioni. Piu' trentanove per cento circa in sei mesi il nostro portafoglio che investe in divise e sintetici. |