Qualcuno ha attribuito la caduta dello Spread sui Btp italiani degli ultimi due giorni all'intervento di Draghi, nel passaggio in cui sostiene che una divisa forte agisce da calmieratore dell'Inflazione (concetto peraltro discutibile perchè per materie prime ed energia, soprattutto per il petrolio esiste una correlazione inversa molto forte tra andamento del dollaro e prezzo del greggio: in altre parole, poichè il prezzo del greggio è espresso in dollari quando il dollaro si deprezza spesso aumenta il prezzo del greggio). Lo Spread non ha comunque molto a che fare con l'Inflazione, più o meno la stessa in Germania e in Italia. E' più probabile che le banche siano state invitate ad incrementare il proprio portafoglio di titoli di stato per trasmetter segnali di fiducia al mercato in un momento in cui di motivi per ritornare a guardare l'Italia con preoccupazione ce ne sono più di uno. Allora crediamo che comprare ETF che shortano il BTP italiano intorno a questi prezzi possa essere una valida occasione di trading, in un momento in cui pensare ad un nuovo ribasso dei tassi italiani a ridosso delle elezione appare quantomeno azzardato. |