10-11-2006

Stati Unti, dubbio scenario

Siamo stati a lungo sostenitori dei meriti del mercato azionario statunitense ed in verità alcuni dei nostri titoli che meglio si sono comportati vengono proprio da quel mercato. La situazione politica, dopo la presa di controllo del congresso da parte dei democratici, mostra però oramai un fragile equilibrio, che sul piano economico si puà riflettere negativamente in almeno due dimensioni: a) il governatore della Banca centrale potrebbe dover sacrificare i tradizionali obiettivi di controllo dell'Inflazione a favore di una maggiore crescita che i democratici invocheranno in presenza di una situazione del mercato del lavoro che mostra segni di cedimento; b) il crescente deficit commerciale con la Cina potrebbe portare ad un inasprimento delle politiche di dazi, bizzarramente più care alla sinistra che alla parte conservatrice del paese. In questo contesto prediligiamo decisamente i mercati asiatici, in particolare il Giappone, che incorpora oggi nelle valutazioni oramai veramente contenute del suo mercato azionario, le più pessimistiche delle aspettative.

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