20-04-2011

Texas Instruments

La recente acquisizione di National Semiconductor, presente soprattutto nel settore dell'analogico e la testimonianza di forza che arriva dai risultati di Intel di ieri sera (trainati dalla domanda di tecnologia dei paesi emergenti), fanno pensare che l'azienda, colosso dei semiconduttori e tradizionalmente considerata appartenere ad uno dei settori piu' ciclici, possa continuare a comporatarsi bene anche in presenza di un rallentamento del ciclo economico.
I risultati del primo trimestre, con vendite di poco superiori alle aspettative, sono rallentati dal terremoto giapponese. Molti dei semilavorati utilizzati nell'industria vengono dal Giappone, effetto che potrebbe ripercuotersi anche su Apple che comunichera' oggi i suoi di risultati. Anche le stime dell'azienda sono inferiori a quanto si aspettassero gli analisti ma a circa 11 volte gli utili netti e nessun debito (l'acquisizione di National Semiconductor, in gran parte per cassa e' decisamente buon valore).

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