Alcuni lettori notano che titoli che compaiono regolarmente nelle nostre liste ( Basf, Continental, Biesse, Saes, Tom Tom...) scompaiono in queste ultime settimane senza che i prezzi abbiano subito grosse variazioni né che i dati di bilancio appena pubblicati siano sfavorevoli. La ragione sta nel fatto che generalmente i nuovi dati vengono presentati dal consiglio ma è l'assemblea poi a ratificare il bilancio definitivo. Alcuni dati non sono quindi ancora disponibili ed i bilanci non possono ancora essere completamente riclassificati. I titoli che li sostituiscono in alcuni casi non hanno ancora presentato i numeri per il 2007. Nei nostri calcoli verifichiamo che i dati per gli ultimi dodici mesi disponibili (che in questo caso andrebbero da ottobre 2006 a settembre 2007) siano almeno buoni quanto quelli dell'ultimo bilancio (se quello del 2007 è già stato presentato i due dati ora coincidono). Le differenze di valutazione per titoli che compaiono nella lista possono quindi al massimo riguardare un trimestre. Come annunciato siamo pronti a lanciare un servizio che chiameremo "i nostri soldi" dove noi illustriamo i nostri investimenti all'interno del metodo e dove l'utente potrà salvarsi e monitorare nel tempo i propri portafogli. Attendiamo ancora alcuni giorni per metterlo in rete proprio per avere il maggior numero di aziende possibili che hanno già comunicato i risultati definitivi. |
29-08-2022
Azienda che capitalizza meno del suo fatturato e ha una posizione finanziaria equilibrata
|
15-04-2019
Bpm colloca una obbligazione richiamabile ogni cinque anni con cedole semestrali delL'8,75%: le banche le emettono quando non riescono a fare aumenti di capitale
|
10-04-2019
Quando succede vi saranno meno euro in circolazione
|
08-04-2019
Qualcosa di profondamente irrazionale sta succedendo sui mercati obbligazionari e vedrà correzioni violente: questa la settimana forse decisiva per le sorti delle valute
|
04-04-2019
Secondo il Financial Time già forse a partire dalla prossima riunione del dieci, la BCE potrebbe annullare la tassa implicita che le banche pagano sui loro depositi presso l'istituto centrale. Poco meno di duecento miliardi di euro già depositati dal sistema bancario, che potrebbero aumentare con questa idea. La carenza di euro in circolazione aumenterebbe molto e dovrebbe senza indugio spingere l'euro al rialzo e scoraggiare le grandi fusioni bancarie
|