I titoli vengono selezionati in base a due criteri fondamentali, presi in combinazione: il rapporto utili/prezzo (la formula prende in considerazione l'utile lordo prima di imposte e tasse o EBIT, SI VEDA IL GLOSSARIO, in relazione al prezzo di borsa, cui sono sommati i debiti a lungo termine e sottratta la cassa) e la redditività sul capitale investito (EBIT diviso poste dell'attivo tangibili). Non ha senso, ed infatti non viene presentata una graduatoria nell'ambito dei 100 titoli, di fare un a classifica ad esempio dei migliori 10 e prendere quelli e basta, perchè titoli diversi appartengono a settori con multipli diversi. Facendo così si correrebbe infatti il Rischio di concentrare troppo in singoli settori. E' invece logico scegliere un gruppo di queste società, facendo appunto attenzione a non concentrarsi in pochi settori, di una ventina se le scegliete a caso, o meno se conoscete le aziende. Il sistema di selezione è costruito per cercare di ottenere risultati sulla media, non sul singolo titolo.La tabella è aggiornata tutti i giorni e tiene presente le ultime trimestrali presentate. La lista ha però una certa stabilità per cui è probabile che parecchi titoli continuino ad apparire per lunghi periodi. Se un titolo scompare è perchè non è più (magari perchè è salito di prezzo oppure perchè ha presentato cattivi risultati) tra i primi cento di questa graduatoria combinata. |
29-08-2022
Azienda che capitalizza meno del suo fatturato e ha una posizione finanziaria equilibrata
|
15-04-2019
Bpm colloca una obbligazione richiamabile ogni cinque anni con cedole semestrali delL'8,75%: le banche le emettono quando non riescono a fare aumenti di capitale
|
10-04-2019
Quando succede vi saranno meno euro in circolazione
|
08-04-2019
Qualcosa di profondamente irrazionale sta succedendo sui mercati obbligazionari e vedrà correzioni violente: questa la settimana forse decisiva per le sorti delle valute
|
04-04-2019
Secondo il Financial Time già forse a partire dalla prossima riunione del dieci, la BCE potrebbe annullare la tassa implicita che le banche pagano sui loro depositi presso l'istituto centrale. Poco meno di duecento miliardi di euro già depositati dal sistema bancario, che potrebbero aumentare con questa idea. La carenza di euro in circolazione aumenterebbe molto e dovrebbe senza indugio spingere l'euro al rialzo e scoraggiare le grandi fusioni bancarie
|