Assume oramai i toni del ridicolo questo continuo avanti indietro sul tema delle tariffe https://www.politico.com/story/2018/04/30/tariffs-trump-trade-markets-511908 della cui esenzione beneficieranno i partner strategici, per alluminio e accaio, per questo mese entrante. La ragione principale per cui l'amministrazione americana concede questi spazi è perché l'industria americana non è più autosufficiente nella produzione di metalli (Nucor e Reliance Steel and Aluminum tra i maggiori produttori) e le industrie come l'automobilistico o l'elettrodomestico, che sono quelle che possono raccogliere manodopoera meno qualificata che oggi non riesce a rientrare nel mondo del lavoro e che a loro volta sono oggetto di tariffe, hanno bisogno di questi materiali. La corsa di Posco in borsa, produttore coreano di acciaio tra i maggiori al mondo è legata al fatto che con gli Stat Uniti i Coreani hanno già raggiunto un accordo bilaterale. Qualche dubbio sugli effetti economici di questa ondata di protezionsimo Trump deve averli se ieri afferma che la borsa può salire ancora del sessanta per cento: https://www.marketwatch.com/story/trump-says-the-stock-market-could-be-up-60-heres-why-it-might-still-happen-2018-04-30. Come accade oramai da molt anni, quando l'economia reale crea preoccupazioni, si sposta l'atenzione sulla borsa come misura di successo delle politiche economiche. La previsione non è sostenibile . (al di là dell'pportunità che un politico si occupi di borsa, ma succede oramai in molti posti), perché vorrebbe dire che un quinto del mercato, quello di Facebook, Amazon, Google, Netflix, Telsa, può ancora salire del sessanta per cento ( se quelli scendono il mercato nel suo complesso non sale). Con multipli per Amazon vicino alle quattrocento volte gli utili non è davvero possibile, vi è un limite alle bolle. Qualche possibile sorpresa può invece venire da quei settori tradizionali che non comunicano da tempo risultati brillanti ma che obiettivamente beneficierebbero dei dazi: Whirlpool ci sembra un caso tra molti. |