LE NOTIZIE DEL MARTEDI 26 APRILE 1. Finalmente parla Bernanke. Tutto ciò che era possibile dire è già stato detto: servirebbe a poco aggiungere altri commenti. Vi rimandiamo però ad un approfondito articolo pubblicato qualche giorno fa nella sezione Spiegazioni. 2. Parla Bernanke: e tutto sale: sarà davvero il caso di ricordare a lungo un periodo così anomalo: un periodo magico, in cui tutto sale. Le azioni, le obbligazioni, le materie prime. Gudagnano tutti. E il mondo perfetto. E chi pagherà il conto? 3. Sempre risk on Nella mattinata in Europa, il dollaro è stato spinto sopra 1,4600, per vedere se scattavano ricoperture e barriere su opzioni nei contratti strutturati, anche grazie a un mercato ancora sottile per le festività pasquali. Ma ha chiuso poi a 1,4635, non molto distante. 4. Utili negli USA: ieri, Ford, UPS e 3M sorprendono in positivo, ma si tratta di titoli con un peso ridotto sugli indici, mentre Coca Cola delude. Con landamento degli indici, questi utili centrano poco: anzi, nulla. In realtà, i dati di maggiore importanza sono già stati pubblicati la settimana scorsa (anche se questa settimana pubblicano 178 aziende dello S&P 500, ovvero il 34%) e quadro è chiaro: i margini restano su livelli elevati, ma i ricavi denunciano una domanda interna debole (i ricavi annunciati sono soltanto in linea con le aspettative: nessuna ragione per un rialzo ulteriore dei prezzi, quindi), mentre la domanda internazionale è messa in pericolo dalla crescente inflazione da materie prime. Sono state poche le sorpese positive autentiche (soprattutto Intel, in parte Apple e GE: la media delle sorprese si colloca allo 11%, ma attenzione perché gran parte di questo margine positivo va attribuito alle società del settore energetico) e in evidente difficoltà tutto il settore finanziario. Di importante, restano da vedere Microsoft e Exxon che pubblicano il 28 prossimo. 5. Gli utili in Europa: poco da segnalare martedì, il dato UBS ha spinto al rialzo il titolo non tanto per la bontà dei numeri, quanto perché il mercato, sul titolo UBS, ha sempre un atteggiamento scettico, e ci sono state forti chiusure di posizioni corte. Significativa invece la mossa di Lactalis su Parmalat, per le ragioni che abbiamo spiegato ieri nella sezione Vale un minuto.
Implicazioni operative a breve termine alle 22.29 del martedì 26 aprile 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day, fornite ai sottoscrittori del nostro Servizio di Consulenza.
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