I dati relativi ai primi otto mesi dellanno evidenziano una marcata ripresa in Europa delle operazioni di fusione e acquisizione aziendale. Secondo la maggioranza degli analisti, si tratterebbe dellinizio di un nuovo ciclo di vita per questo genere di Le statistiche finora rilevate anticipano che il 2005 potrebbe essere il miglior anno delle fusioni europee, dopo lo scoppio della bolla Finanziaria: da gennaio ad agosto il valore delle transazioni ha raggiunto un totale di ben 600 miliardi di dollari, corrispondente a un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2004. Come detto si tratta dellultima notizia di un certo clamore, ma non certo dellunica. Lintero anno è stato costellato di cosiddette megafusioni, con un primato per la Francia, che domina la classifica europea. In base a indicazioni raccolte dal settimanale britannico Financial Times, le cifre del 2005 assumono un aspetto impressionante se si pensa al trauma subito dal mercato delle fusioni In quel periodo, crebbe anche la convinzione che le fusioni aziendali erano A questo punto viene da chiedersi per quale ragione le fusioni si siano ora rianimate in maniera così vistosa e, soprattutto, se vi sia o no da temere un tracollo finanziario come quello occorso alcuni anni fa. Le risposte potrebbero essere due: anzitutto, il precedente ciclo di fusioni sembra sia stato giudicato troppo severamente; in secondo luogo, lattuale rinascita di queste operazioni apparirebbe alimentata da una componente di razionalità molto più elevata rispetto al passato. Una conferma, in tal senso, viene da quellelemento di riflessione di cui dicevamo allinizio: nonostante la dinamicità del nuovo ciclo, gli europei mostrano una certa reticenza nei confronti delle fusioni transnazionali. I rigurgiti nazionalisti che, da un certo punto di osservazione si pongono come ostacolo ad un ulteriore allargamento delle fusioni, fungono contemporaneamente da calmiere, attenuando eccessi di entusiasmo e, quindi, di irrazionalità. Gli esempi non mancano. In Francia, non appena si sono sparse le voci di un probabile tentativo di takeover dellamericana Pur essendo attraversata da correnti di opposte direzioni, la poderosa spinta propulsiva che sta agitando il mondo delle fusioni resta non solo un fenomeno inconfutabile, ma anche continuamente alimentato da fattori trainanti, come la crescita degli utili aziendali e la ripresa congiunturale. Rispetto al precedente ciclo di mergers & acquisitions, i bilanci di molte grandi società risultano oggi |
07-01-2022
Il gruppo farmaceutico britannico fornisce un divdendo del 5% (su cui con il Regno Unito non si pagano ritenute alla fonte, dunque niente doppia imposizione). Probabilmente meno rischioso di una obbligazione.
Selezione separata di titoli inglesi al portafoglio mondiale.
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27-10-2021
Eccessiva la forza della divisa britannica, alla luce anche della nuova emergenza pandemica apriamo posizione in acquisto euro sterlina
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18-10-2021
I tassi sono saliti più che in qualsiasi altro posto e la ripresa è più lenta del previsto
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14-07-2021
I dati di inflazione di ieri in America mostrano rialzi diffusi dei prezzi dei fornitori, non a incontrare una maggiore domanda ma a cercare di compensare per le perdite pregresse. Invece hanno corso i titoli del comparto semiconduttori che anticipano di solito la ripresa economica. Ancora valore al titolo del comparto al nostro portafoglio mercato emergenti.
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18-06-2021
Nessun effetto sulle borse dalle decisioni della Fed ma finalmente l'euro sembra imboccare una strada discendente. Apriremo posizioni al portafoglio cambi contro altre divise, che hanno ancora più potenziale di apprezzamento. Sull'Italia da privilegiare ora gli esportatori, qualche cambio possibile al portafoglio
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