Sembra vi siano discussioni avanzate in ambito UE perche' gli stati che sforano sui propri obiettivi di deficit trasferiscano la gestione della fiscalita' a Bruxelles. La norma sarebbe intesa soprattutto nei confronti dell'Italia che, si tratta di semplice algebra, non puo' raggiungere il pareggio di bilancio nei tempi previsti, non importa cosa e' scritto nel DPEF. Sarebbe, tristemente, una buona notizia. La nostra politica non e' capace o non vuole mettere un freno vero alla spesa pubblica, le ipotesi di "spending review" sul tavolo fanno davvero sorridere, tanto vale che le decisioni le prenda qualcun altro. Sospettiamo d'altra parte che ci sia un accordo, come dicevamo nella nota di ieri, tra Germania e Stati Uniti per l'acquisto di debito dei paesi a Rischio da parte della Fed. Oltre ad essere una gran mossa elettorale per l'amministrazione Obama, consentirebbe agli Stati Uniti di negoziare accordi commerciali importanti con i partner forti della UE. Speriamo, se esiste, che questo accordo possa subito essere messo in campo se come e' possibile l'incontro "decisivo" del prossimo fine settimana si rivelera' una delusione. Nel frattempo tutto oramai e' purtroppo possibile. Con queste tensioni e' sempre meglio investire in titoli che lasciare liquidita' sulle banche perche' i titoli sono intestati direttamente al cliente mentre la liquidita' si confonde nel bilancio della banca. Il segmento dei CCT euro indicizzati all'Euribor.html" class="glossary">Euribor per scadenza 2017 e' a nostro parere uno dei meno rischiosi sul debito pubblico, perche' il tasso Euribor.html" class="glossary">Euribor e' stato tenuto artificialmente basso per consentire alla gente di pagarei mutui, ma non durera' per sempre. |