Trenta per cento di Fineco, più del quaranta per cento di Pekao, Poneer, le varie cessioni perfezionate o in cantiere valgono diremmo quattrocento milioni di Utile netto all'anno. Supponendo che l'utile del 2016 definitivo si aggiri intorno ai due mliardi e corretto da queste cessioni a un miliardo e seicento milioni, sommando la Capitalizzazione di oggi ai tredici miliardi di aumento arriveremmo a circa trenta miliardi di Capitalizzazione. Questo porrebbe il titolo a circa venti volte gli utli 2017; Intesa dopo gli ingenti rialzi vende a diciotto, Santander a quindici BNP a undici. Ma chi fa la fila per un aumento così? Oppure di quanto deve scendere l titolo per rientrare nella media di banche commerciali europee di simile qualità? La data prevista del 13 febbraio fa pensare si voglia precedere la sistemazione di MPS: la BCE avrà un bel grattacapo per dichiarare solvente MPS (gli ultimi stress test l'estate scorsa): se non lo facesse rimarrebbe l'opizione del meccanismo di stabilità con conseguente possibile condizionalità imposta all'Italia sulle scelte di politica economica. Il silenzio su MPS fa pensare appunto si voglia prima completare l'aumento di capitale di Unicredit. |