Unicredit, Solo Adesso Si Sa che l'Aumento è Necessario Subito?

Non ci piace parlare così spesso di banche italiane, ma i risparmiatori devono arrivare alla piena consapevolezza che investire in banche italiane vuol dire esporsi a potenziali significativi raggiri. Sino alla settimana scorsa l'aumento di Unicredit veniva presentato come una misura anticipatoria dovuta alla lungimiranza della direzione oggi si scopre che a fine 2016 la banca non rispettava requisiti patrimoniali minimi per una banca di interesse sistemico. Non occorre fare il bilancio per vedere queste cose e sia Bankit che Consob dovevano già esserne al corrente; se non è così davvero si è perso qualsiasi controllo sul sistema. La situazione viene comunicata ora perchè non si può ritardare oltre, solo giovedì scorso Unicredit valeva oltre trenta euro, su tutte le stupidaggini che si sono lette.Tra l'altro in molti hanno sostenuto che l'aumento di capitale sia completamento garantito, il che non è vero, ma se così fosse non vi dovrebbero essere preoccupazioni sul buon esito dell'operazione. Arriva puntuale la inutile richiesta di BCE per il piano d dismissione delle sofferenze, che il mercato dava, come nel caso d MPS, per acquisito. In realtà queste banche annunciano i piani di dismissione senza sapere a chi rifiilare questa spazzatura, il candidato ideale rimanendo il risparmio previdenziale degli italiani.
Può darsi che il titolo rimbalzi in questi giorni perchè chi partecipa al consorzio cercherà di lavorare insieme alle proprie division di gestione patrimoniale per rifilare una parte dell'aumento ai clienti. Ma Unicredit è un problema ben più grave di MPS, che dovrebbe essere messa in risoluzione con minor danno per tutti tranne che per i politici; cosa che non si può fare su Unicredit.

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