Qualche tempo fa avevamo detto come il gigante della distribuzione (v. Wal Mart, gli eccessi americani), fosse al centro di una campagna politica di stampo demagogico volta alla difesa di pretesi diritti civili. Vari consigli comunali stanno cercando di vietare la apertura di punti della catena americana sul proprio territorio con l'obiettivo di proteggere i negozianti locali (evidentemente non i consumatori). Questa ulteriore mossa si somma a quella del Maryland che ha approvato una norma secondo la quale tutte le aziende con più di 10.000 dipendenti operanti in quello stato (in pratica solo Wal-Mart) debbono spendere al meno l''8% dello stipendio lordo dei dipendenti in assistenza medica. Si tenta un operazione secondo la quale un sistema che notoriamente non fornisce sufficiente assistenza medica ai cittadini cerca di scaricarne il potenziale costo sul privato. Crediamo che tutta questa operazione abbia oggi contorni che appaiono apocalittici per l'azienda (chi si ricorda l'anno scorso in quanti davano Merck finita dopo la vicenda Vioxx) ma che agli attuali livelli il titolo sia interessante. Le stime per il 2005 sono: (Milioni di dollari) Fatturato 310.000 Ebit 18.000 Utile netto 10.700 Price earnings 17 Dividend Yield 1,3% Il titolo è a meno 15% negli utlimi 5 anni e a questo punto ci sembra a buon mercato. Il nostro giudizio è positivo. Wal- Mart non appartiene all'indice di sostenibilità di Dow Jones. |
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