Si tratta di uno dei discorsi più attesi nell'era della comunicazione delle banche centrali, il resoconto che il governatore fa ogni sei mesi presso il Congresso. L'intervento sarà seguito dalle domande dei politici, che dopo i risultati delle primarie in Hampshire cercheranno di utilizzare l'occasione per avanzare le istanze dei due populismi di sinistra e di destra, Sanders e Trump. Il messaggio che ci aspettiamo arrivi dalla Fed è su ridotte attese di rialzo dei tassi, che potrebbe bastare per qualche giorno a risollevare le borse, almeno quella statunitense. Questa settimana si riuniscono a Londra i signori del petrolio e un eventuale accordo chiaro sulla produzione aiuterebbe a risollevare gli animi. Tutta la settimana la Cina è chiusa, è una ottima occasione per cercare di ridurre le tensioni che oramai quotidianamente si riversano sulle borse. Considereremmo le prossime giornate come buone occasioni per effettuare acquisti sulla borsa americana, tenendo peraltro un occhio sulla situazione delle banche europee. Dopo Mps anche Deutsche Bank sembra intenzionata a ricomprare alcune emissioni strutturate che oggi vendono a sconto. Oramai gli interessi degli obbligazionisti e del management delle banche europee che più hanno fatto ricorso a questi strumenti sono totalmente contrapposti. Se la Yellen apre a una possibile inversione di tendenza sui tassi le borse potrebbero rimbalzare parecchio, ma è certo che qualsiasi mossa in questa direzione leverebbe credibilità alla unica delle banche centrali che davvero ha avuto merito nella risoluzione della crisi del 2008. I settori dove eventualmente entrare sono l'energetico e le biotecnologie, mentre sulle banche serve davvero un accordo europeo per un fondo di garanzia sui depositi per cambiare la percezione del settore. |