05-11-2012

Yen, Dollaro, Dove Più valore

Molti sostengono che le difficoltà di alcune grosse aziende giapponesi, da Panasonic a Sharp, per cui ora si ipotizzano aiuti di governo, siano legate al tasso di cambio. Si tratta invece prevalentemente di problemi legati alla scarsa appetibilità della gamma prodotti, Hewlett Packard o Research in Motion sono in difficoltà non molto minori nonostante un tasso di cambio molto favorevole. Purtroppo però si è innescata una guerra sulle valute, attarverso le varie operazioni delle banche centrali, di cui i grandi perdenti sono i paesi dell'area euro: mentre Stati Uniti e Giappone immettono davvero moneta nel sistema, aumentando la quantità di dollari o di yen in circolazione e quindi indebolendone il cambio relativo, gli Europei stanno a guardare, in attesa del piano di "acquisti illimitati" della Bce che sembra sempre più una fantasia, perchè condizionato alla richiesta di aiuti di paesi come Spagna e Italia; che gli aiuti non li chiederanno sino al punto in cui non si presenteranno esigenze di cassa improrogabili, perchè nessuno sa a quali condizioni verrebbero erogati.
Oramai la soluzione dei problemi europei passa attraverso una concertazione con gli altri blocchi, anche se la Germania aumentasse enormemente le garanzie al Meccanismo di Stabilità senza una pesante svalutazione dell'euro non vi sono spazi per un ritorno alla crescita.
Le esportazioni giapponesi verso l'Europa sono crollate perchè l'Europa non consuma più e non consuma più perchè tutte le misure per recuperare competitività passano attraverso tagli al costo del lavoro, mentre servirebbe un cambio più basso. Tra i possibili mali per il Giappone sarebbe meglio quindi accettare un cambio forte,  oltretutto se lo yen si indebolisce sarà più difficile finanziare il debito interno, perchè  i Giapponesi andranno a dirottare parte dei propri risparmi sull'estero, come sempre hanno fatto in quelle circostanze.
Contro euro quindi ci sembra ci sia più potenziale di rivalutazione per lo yen, rispetto al dollaro, ma l'esito delle elezioni avraà secondo noi un effetto rilevante sui cambi relativi. Se vince Obama sarà con ogni probabilità scontata un'Azione ancora più accomodante da parte della Fed, mentre se vince Romney è probabile che il direttorio della Fed inizi a votare contro Bernanke, perchè il candidato repubblicano non  sostiene la sua politica.
Quello che comunque ci sembra inevitabile è una forte svalutazione dell'euro, che ora che i nodi di Grecia e Spagna sembrano difficili da sciogliere, non dovrebbe tardare ancora molto ad iniziare.
 
 

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