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Stock picking leteralmente, scelta dei titoli è terminologia che indica quella tecnica di investimento che non si preoccupa tanto delle tendenze del mercato in generale ma di selezionare titoli con potenziali di rivalutazione superiore alla media. Di solito i gestori che considerano lo stock picking, ovvero la capacità di selezionare titoli, l'elemento vincente di una politica di gestione, non movimentano spesso il proprio portafoglio, perchè appunto relativamente indifferenti alle dinamiche del mercato nel suo complesso. Un esempio leggendario di gestore che utilizza lo stock picking come stile di gestione è Warren Buffet, probabilmente il gestore di più grande successo nella storia degli investimenti.
Molto usato nel mercato dei cambi, dove, per coprirsi da fluttuazioni nei tassi di cambio un operatore cede una certa divisa oggi per ricomprarla ad una data futura ad un prezzo.
Le autorità monetarie intervengono spesso sul tasso di sconto, ovvero quel tasso a cui la banca centrale presta denaro al sistema finanziario che a sua volta lo reimpresta al sistema economico.
Quando l'economia mostra pressioni inflazionistiche, le autorità monetarie di solito aumentano il tasso di sconto, per disincentivare il sistema finanziario ad imprestare ulteriore denaro agli operatori.
Il tasso di sconto è il tasso a cui la Banca Centrale di un paese impresta denaro alle banche perchè possano effettuare la loro attività di erogazione nei confronti del sistema. Il tasso di sconto è la principale leva di politica monetaria attraverso la quale le banche centrali regolano la disponibilità di denaro per il sistema. Quando il tasso di sconto si alza i tassi cui le banche imprestano denaro al sistema si alzano proporzionalmente così che la quantità di denaro richiesta tende a diminuire. Negli Stati Uniti l'equivalente del tasso di sconto è comunemente denominato Fed Funds rate.
Vedi anche earnings per share. L'utile netto si ricava dall'EBIT meno il costo dell'indebitamento e la tassazione d'impresa. Dividendo l'utile netto per il numero di azioni si ottengono gli utili per azione o earnings per share.
Utilities, o servizi di pubblica utilità, è il termine con cui si indicano i titoli di quelle società che erogano servizi al pubblico, come gas, elettricità, acqua.
Di solito le utilities pagano un buon dividendo ai propri azionisti per ricompensarli di andamenti dei titoli che storicamente sono relativamente stabili ma non eccitanti. L'aumento dei prezzi delle materie prime e, soprattutto in Europa, l'ondata di fusioni che sta attraversando il settore (si veda il nostro articolo del 26 settembre) hanno prodotto invece risultati strabilianti per il comparto nel corso degli ultimi anni.
Van significaValore attuale netto, sta ad indicare il valore di una serie di flussi futuri (ad esempio le rate di un mutuo), in termini di soldi ad oggi. E'ottenuto scontando la serie di flussi ad un tasso di interesse (tasso di sconto) che rappresenta il saggio a cui oggi sarebbe possibile rimunerare in assenza di rischi il capitale che risulta dall'insieme dei flussi stessi. Supponendo che i pagamenti siano due, divisi su due anni il Van e uguale a : 1/(1+i)^1+1/(1+i)^2, dove i rappresenta il tasso di sconto.
Vengono di solito emessi da aziende in crescita in condizioni di potenziale ribasso dei tassi di interesse. Se questo accade i sottoscrittori beneficiano di una rivalutazione in conto capitale ingente che li compensa per il mancato pagamento delle cedole.