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25-11-2010
Agfa, reazione assurda
Agfa ha comunicato ieri risultati per il trimestre (la data di comunicazione attesa era più avanti, forse la società ha voluto anticipare per non trovarsi con la notizia nel mezzo di una nuova bufera, ma non è bastato comunque) che rappresentano utili quadruplicati rispetto al comprarabile periodo dell'anno scorso ma che sono inferiori alle previsioni dei potenti analisti. La società ha comunicato un EBIT di 54 milioni invece che 61 delle previsioni, utili netti di 16 invece che di 19,7, vendite di 742 invece che i 750 attesi. Tutta la minore redditività viene dalla divisione film, per i maggiori costi delle materie prime. La società ha però confermato gli obiettivi per l'anno, che prevedono un Utile netto di 73 centesimi, segno che alcune commesse sono state probabilmente contabilizzate nel quarto trimestre invece che nel terzo. Su questa base, la società vende a cinque volte gli utili del 2010, essendosi appena ricapitalizzata ed avendo un piano di acquisizioni che non diluirà l'Utile netto ma anzi lo rafforzerà. Svanita probablmente oer questo ciclo la credibilità di politici ed istituzioni che un giorno dicono una cosa, è il caso dell'Irlanda e la settimana dopo il contrario, gli investitori reagiscono istericamente a qualsiasi notizia negativa, mentre due mesi fa succedeva esattamente il contrario. Se questa non è un occasione di acquisto non c'è molto rimasto sui mercati azionari europei che si può ancora guardare. Segnaliamo alle 15.10 una diretta con Alessandro Milesi sui mercati al canale di Class CNBC visibile su Sky |
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