In un momento in cui il mercato sembra sragionare per i motivi opposti per cui prima saliva indiscriminatamente, ci pare importante segnalare la forte sottovalutazione di British Energy, coinvolta anche se in misura minore, nella recente correzione, principalmente per motivi contingenti, quali le inondazioni in Gran Bretagna ed alcune interruzioni di servizio su alcune stazioni, che vengono sempre lette dal mercato come premonitrici di disastri. Il titolo è molto a buon mercato, viene da un massimo storico di oltre 7 sterline, contro le attuali 4,7, fornisce un quinto dell'energia del paese ed ha un management finalmente motivato sui risultati, ora che il governo ha dismesso un'importante quota di partecipazione. A nostro parere vi è un potenziale di almeno il 20% nei prossimi due mesi.
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