Il mito che Steve Jobs ha saputo costruire intorno a questa azienda è straordinario. Primo tra tutti ha visto la convergenza tra contenuti e tecnologia, favorendo l'integrazione di Apple con Disney (cui ha venduto, ricomprato e poi rivenduto Pixar). Araba fenice, ha saputo risorgere nella sua vita ancora giovane dal fallimento e dalla malattia. I dati appena comunicati al mercato sono come al solito eccezionali ma le previsioni per il secondo trimestre inferiori alle attese degli analisti. Il titolo è da diversi anni caro, ed incorpora oramai da tempo la certezza che Jobs sia sempre in grado di sorprendere in positivo. Le capacità mediatiche del personaggio, spesso un po' al limite, perfetta rappresentazione del recente passato, hanno creato un mito pesante da sostenere. Per quanto ineguagliabile questa azienda sia e sia stata, la sua stessa esistenza è intimamente legata a quella del suo mentore. Nel lasciare la guida al timone di Microsoft per occuparsi di ricerca medica con la sua fondazione, Gates (che ha capito che il successo di questi progetti dipende dalla capacità di elaborare dati in gran quantità), ha saputo mettere le proprie competenze al servizio di una causa più nobile. Microsoft è e rimarrà una scuola, Apple lo straordinario prodotto di un genio solitario e un po' egocentrico.
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