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31-01-2006
Arcelor e la concorrenza
![]() Questo caso è emblematico di uno dei temi a nostro parere più delicato nell'evoluzione dei mercati finanziari. Da una parte i consigli di amministrazione, come in questo caso quello guidato da Dollè, amministratore delegato di Arcelor, rappresentano piu'' i propri interessi che quelli degli azionisti: non vi è dubbio infatti che dal punto di vista della creazione di valore la fusione dei due colossi sarebbe positiva per il valore congiunto dei due titoli. Il management è spesso nella condizione di influenzare il comportamento del piccolo azionista che magari non partecipa in assemblea e comunque riceve dal management la propria versione dei fatti (nel caso del gruppo franco belga intervengono poi senz''altro sentimenti nazionalistici, Mittal è guidata da un indiano, il terzo uomo più ricco del mondo). Dall'altra parte è evidente che la fusione comporterebbe perdite di posti di lavoro e possibili aumenti di prezzi per i consumatori (se un'azienda è in situazione di quasi monopolio è probabile che la sfrutterà): si pone quindi la questione sociale se un'azienda debba rappresentare solamente gli interessi degli azionisti oppure anche quello di coloro che dalla sua esistenza sono influenzati (i cosiddetti stakeholders). A nostro parere queste offerte dovrebbero richiedere la convocazione immediata dell'assemblea degli azionisti. Le società dovrebbero inoltre prevedere organi di rappresentanza in assemblea degli stakeholders eguale peso nelle decisioni di carattere straordinario. |