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03-02-2016
Banche, Cosa Fare per Stare (relativamente) Tranquilli
| Non è un fenomeno speculativo quello cui stiamo assistendo e non vi sono proposte possibili se non con un atto di solidarietà da parte dell'Europa. Sino ad ora la Germania si è avvantaggiata di queste situazioni di crisi acquisendo quote significative di investimenti strategici in paesi come la Grecia:se l'Europa sarà disposta a dare una mano alle banche italiane, secondo quanto ad esempio proposto da Zingales in un piano ad oggi del tutto irrealizzabile, dipende quindi da quanto male o bene sono messe quelle tedesche: in questo momento non vale quindi a nulla, pur con molte ragioni, contrapporsi ai cugini ricchi. Di credito a chi ne ha bisogno le banche italiane non saranno in grado di erogarne per molti anni e la grande spinta alle fusioni migliora il conto economico delle banche, a scapito di molti licenziamenti, ma non serve a risolvere la questione dei crediti incagliati. Chi invece ha ancora soldi, e nella media borghesia sono sempre meno, per tenerli relativamente al sicuro deve innazitutto scegliere la propria banca depositaria. Fineco, Banca Generali, Banca Ifis, Ubs Italia, sono esempi di banche dove i rapporti patrimoniali sono ancora di eccellenza. Poi, se si scelge di farsi gestire o consigliare da qualcuno, meglio orientarsi all'azionario. i corsi possono ancora scendere parecchio ma come fu il caso nel 2008, con cinque anni davanti investire oggi con competenza in azioni produrrà buoni risultati. Sull'obbligazionario, in queste fasi la distinzione tra quello che è liquido e quello che non lo è scompare e il Rischio di vedersi rifilare obbligazioni bancarie è alto. |