Banco Popolare e BPM, un matrimonio combinato

Le fusioni consentono economie di costi, da attendere una ondata di negoziazioni sindacali all'interno di diversi Iistituti candidati alle aggregazioni, ma non risolvono il problema dei crediti dubbi. Le capitalizzazioni delle due aziende si sono da qualche giorno allineate quasi a voler favorire uno scambio alla pari: oggi hanno l'identico valore di borsa. Ma secondo una analisi del Sole una svalutazione dei crediti al 25% richiederebbe nuovi aumenti di capitale al Banco Popolare, ma non a BPM. Questa volta può darsi che gli azionisti facciano sentire la propria voce, in una potenziale fusione che garantisce poltrone ai vertici dei due istituti ma solo disvalore per gli azionisti di BPM: le cessioni sino ad ora effettuate dei crediti svalutati sono state in media al 10% del valore facciale.

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