Usati da alcuni degli esponenti filotedeschi, ieri Novotny i dati del manifatturiero tedesco per sostenere che nessun ribasso dei tassi è necessario in Europa. Il dato di ieri è buono in Germania e pessimo in Francia, a conferma che una politica di euro forte privilegia l'economia più forte ma solo a scapito delle altre. Nessuno sembra notare che i tassi di mercato, sia il decennale statunitense che quello tedesco sono al massimo da due anni. Per la Germania non è certo un problema approvvigionarsi a questi livelli, ma il rialzo dei tassi tedeschi rende impossibili ulteriori compressioni dei rendimenti sui paesi periferici. Nonostante gli ampi ribassi degli ultimi due mesi, con questi livelli di tassi è impossibile per Italia e Spagna invertire la spirale di uno stock di debito su Pil in crescita, anche in presenza di un avanzo primario. Quando saranno comunicati da Bankitalia i dati relativi al secondo trimestre la percentuale si avvicinerà al 133%, per fine anno al 137%. Che il governo regga o meno gli interventi di finanza pubblica necessari per tirare l'Italia fuori dalla recsssione sono impossibii con questo livello di tassi.
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