Potrebbe non verificarsi, almeno così almeno pensa il mercato, il taglio dei tassi da parte della BCE nella riunione del prossimo giovedì. Gli operatori si focalizzano sull'evidente inutilità di taglare a 0,5% il tasso ufficiale, ma quello che farebbe una differenza è il taglio sul tasso dei depositi bancari presso l'istituto centrale a negativo: sarebbe il primo passo significativo per scoraggiare le banche commerciali dal detenere liquidità presso la BCE e indurle a cercare impieghi alternativi nell'area del credito. Ma sono probabilmente proprio le banche commerciali a resistere all'ipotesi di una tale misura, che oltre ad esporle a dei costi, dovrebbero pagare per tenere soldi presso l'istituto centrale, accenderebbe i riflettori sulla loro scarsa capacità di contribuire alla ripresa. Nel frattempo molti analisti si attendono un euro in ulteriore rafforzamanro, verso 1,33. Davvero peggio di così la crisi europea, quella dell'economia reale, non dei mercati finanziari drogati, non si potrebbe gestire.
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