Dopo aver capitanato una inutile missione in Cina la scorsa settimana a favore di uno yuan più forte (che nel frattempo si è indebolito) Trichet lancia l'ennesimo inutile richiamo al ruolo della BCE come tutore della stabilità dei prezzi, affievolendo le speranza di chi a questo punto iniziava a contare su un ribasso dei tassi. L'Euro è sempre più solo a sopportare il peso degli squilibri statunitensi, dopo che Canada Gran Bretagna, e Stati Uniti ( probabilmente il 13 Dicembre prossimo di nuovo) hanno abbassato i rispettivi tassi di riferimento. Ora, l'Inflazione è sicuramente un problema, ma le cause che la stanno scatenando sono del tutto esogene alla politica monetaria delle banche centrali e risiedono nell'aumento dei prezzi di materie prime e derrate alimentari. Il dollaro debole (ma a questo punto possiamo dire l'Euro forte, perchè dollaro canadese, australiano e neozelandese hanno già perso parecchio rispetto ai massimi di qualche tempo fa), contribuisce ulteriormente al rialzo di questi prezzi, che sono espressi in dollari. Paradossalmente quindi, non abbassando i tassi la Banca Centrale Europea contribuisce all'Inflazione, invece che combatterla. Viene da chiedersi se la posizione di Trichet sia solo una disperata difesa della propria poltrona, ma soprattutto cosa abbiamo fatto di così male noi europei per meritarci istituzioni così poco attente alle esigenze di globalizzazione.
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