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Borse: e adesso, dove andiamo?
LE NOTIZIE DEL LUNEDI 28 MARZO 1. Il dollaro ha toccato ieri lunedì 1,4010, per poi tornare a 1,4080 per effetto dei timori per il dato sullInflazione EU di oggi martedì (insieme con dato GfK sulla fiducia dei consumatori in Germania). Lo Spread sui 10 anni Spagna resta a 185 punti base, e fino a che resta su questi livelli nellarea Euro non si parlerà più di crisi del debito. Molto più importante, oggi, il Rischio di un rallentamento economico (che complicherebbe i piani di rientro di tutti i Paesi dellarea, periferici e non). 2. Borse Europee ferme appena sotto livelli psicologici chiave: 7000 per il DAX, 4000 per il CAC. Anche negli USA si oscilla senza direzione intorno alle chiusure di venerdì. Interessante osservare che, dal 31 dicembre, ai valori di ieri le Borse USA, di Londra e Parigi risultavano il rialzo del 5%, il DAX tedesco era invariato, mentre Cina (Shanghai) ed India risultavano in rialzo del 9% dopo un perido di forte sotto-performance nella seconda parte del 2010. 3. I dati economici USA di ieri lunedì segnalano che la spesa per consumi è
cresciuta in febbraio, ma il reddito reale disponibile delle famiflie è
diminuito per effetto del rialzo dei prezzi di energia e alimentari. Poco
significativo invece il primo dei due dati per il settore immobiliare di questa
settimana. Oggi la fiducia dei consumatori del Conference Board. 4. Moodys mette in discussione il finanziamento di 20 miliardi concesso da JP Morgan a AT&T per la recente operazione T-Mobile: la recente serie di operazioni di acquisizione sembra esser stata spinta dalle grandi banche, che più che concedere finanziamenti ai settori produttivi sembrano tornare sulla vecchia strada dei finanziamenti in Leva a grandi operazioni. 5. Il petrolio torna sotto 104$, mentre Libia e Giappone sono scivolati entrambi dalla prima pagina alla sezione Cronache. Da notare che lo yen contro dollaro è sceso di nuovo a 82. 6. Come abbiamo già scritto ieri mattina, in Cina la National Development and Reform Commission ha fissato al 4,9% lobiettivo per lInflazione del primo trimestre 2011: il Rischio è che il dato per marzo risulti superiore al target fissato. Il mercato oggi sconta due rialzi del costo ufficiale del denaro, di 0,25%, tra aprile e giugno 2011. Potrebbe non essere sufficiente a raggiungere lobiettivo del 4% di Inflazione per fine 2011.
Implicazioni operative a breve termine alle 00.19 del martedì 29 marzo 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day, fornite ai sottoscrittori del nostro Servizio di Consulenza.
1. Il future sul Bund è rimasto a 121,80 dopo avere toccato 121,50 il livello del rollover da marzo a giugno. Sul Bund hanno pesato, nelle ultime due settimane, la risalita del rendimento del decennale USA (per otto sedute consecutive) ed anche il restringimento dello Spread sui periferici in Europa (per effetto del vertice di venerdì). Il prezzo ha retto bene queste due pressioni congiunte, e continuiamo a ritenere che le posizioni lunghe sul Bund future abbiano più spazio di rialzo che Rischio di ribasso. 2. 2. Per Borse e valute, le nostre osservazioni ed indicazioni operative di breve e lungo termine sono disponibili attraverso il nostro servizio di consulenza.
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