E' tempo che banche centrali, finanze pubbliche e banche di investimento usano il mercato per infondere fiducia alla gente comune sui fondamentali delle economie. Se la borsa sale, questo è il messaggio che si cerca di trasmettere, allora anche l'economia va bene. La sensazione è che il meccanismo sia agli sgoccioli.
Ieri Goldman Sachs esce con una previsione di prezzo del petrolio a centotrenta dollari, dopo che qualche settimana fa, con il prezzo intorno a centoquindici, aveva dichiarato che il prezzo era destinato a scendere. La nuova previsione si basa su un'ipotesi di crescita robusta nel secondo semestre, mentre tutti i dati che sono usciti nelle ultime settimane dicono il contrario.
Perchè gli stati non pongano mano a queste pratiche di manipolazione (è evidente che il mondo non è cambiato in quindici giorni) sembra sempre più evidente: queste banche devono essere lasciate libere di fare quello che vogliono perchè dall'altra parte aiutano a ripiazzare al mercato le spazzature di cui banche centrali e governi si sono caricate.
E'significativo che ieri il tesoro americano abbia piazzato otto miliardi circa di dollari di azioni di AIG, poco sotto al suo prezzo di carico che evidentemente era troppo alto perchè rifletteva la presa in carico di tutta una serie di situazioni pregresse. AIG come tutto il settore assicurativo, uscirà con numeri pessimi quest'anno e su questo il tesoro tace.
Grande fanfara poi sul rimborso di Chrysler al tesoro americano, dove però nessuno nota che esso avviene con l'emissione di altro debito da parte di Chrysler.
Si sta in altre parole cercando di rispostare il debito dal pubblico al privato, drogando il mercato con informazioni parziali.
Allora si spiegano bene i collocamenti del settore tecnologia negli Stati Uniti, dopo quello di ieri che insieme a Linkedin quota a prezzi irreali, ne arriva un'altra valanga: Twitter,Groupn Zynga, Facebook, e in un settore diverso Prada (solo la dove la griffe ha ancora un valore magico, l'azienda risucirebbe a collocarsi). Su questi collocamenti pochi operatori istituzionali usano una pratica che dovrebbe essere da tempo vietata. Comprano quote in piazzamenti privati e, quando con percentuali limitate del capitale i titoli vanno in borsa (su Linkedin era facilissmo manipolare il prezzo con meno del 10% dell'azienda di Flottante), vendono con grosse plusvalenze.
L'Europa non sta meglio. Per fortuna arriva stamane lo stop alla candidatura di Lagarde (si voleva dare il senso della novità con una candidatura femminile) al Fondo Monetario Internazionale. Ma perchè se il ministro francese è così brava non rimane ad occuparsi dei conti della Francia, che sono in sensibile peggioramento?
Ma la sensazione è appunto che si sia agli sgoccioli, perchè come in ogni alleanza impropria prima o poi gli interessi che non vanno nella direzione di un bene comune contrastano. Oramai è guerra aperta tra UE e BCE, perchè alle finanze pubbliche dei paesi forti dell'area euro farebbe più comodo il Consolidamento di Grecia, Irlanda e Portogallo, ma questo porterebbe ad ingenti perdite per la BCE.
Quando il castello crolla, c'è da attendersi situazioni peggiori di quelle vissute nel 2008. Mai come ora bisogna provare a pensare con la propria testa. |