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02-03-2016

Borse, Molte Aspettative sulla Bce

Siamo tornati da qualche giorno in uno scenario che ha di fatto alimentato le borse per gli ultimi otto anni:più i dati economici e di Inflazione deludono più i mercati cercano di forzare la mano alla Banca Centrale.
Il dieci Draghi può fare tre cose: diminuire ulteriormente in territorio negativo il tasso sui depositi delle banche presso l'istituto centrale, aumentare la quantità di acquisti sui mercati secondari, allungare ulteriormente il programma. Più i tassi scendono in territorio negativo più titoli di stato dei paesi forti diventano eleggibili per eventuali acquisti. L'effetto di un abbassamento in territorio negativo die tassi ha quindi la sola conseguenza di liberare risorse per comprare bund. Il meccanismo di trasmissione alla economia reale non si alimenta penalizzando le banche sui depositi, cosa che semmai ne diminuisce la redditività, ma promouovendo un rafforzamento dei coefficienti patrimoniali. In questo senso è evidente che operazioni di potenziale fusione come BPM Banco Popolare hanno solo senso in presenza di un aumento di capitale perchè altrimenti non risultano in rafforzamenti della base patrimoniale. Aumentare la quantità di titoli non ha molti effetti perchè le classi di attivo che più impattano sulle sofferenze bancarie non possono essere oggetto di acquisti se non con una garanzia statale, che difficlmente puo' arrivare da paesi come l'Italia. Sull'allungamento del programma che ad oggi davvero non funziona, sarebbe bizzarro che Draghi annunciasse una ulteriore estensione dopo averlo recetemente già fatto.
Esiste a nostro aprere una forte probabilità che i mercati siano delusi dall'esito della rinunione di marzo. La forza di qursti giorni, su titoli che hanno generato buoni utili, ad esempio Prima Industrie tra le nostre selezioni, dovrebbe essere usata per alleggerire le posizioni.

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