Forse saranno i bolli che lo stato incassera' a breve, sui titoli in deposito, ma piu' probabilmente la volonta' di allungare le scadenze sul debito, l'Italia quest'anno deve piazzare circa quattrocento miliardi, primo emittente europeo. Il modo in cui viene presentata la decisione per apparente mancanza di esigenze di cassa (si trattava di 3,5 miliardi contro gli 8,5 annuali che verranno emessi sull'annuale), si inquadra oramai in una campagna preelettorale che tocca molti dei tasti sensibili, tra gli altri l"Imu e il congelamento dell'Iva. La decisione non si inquadra esattamente nella gestione ordinaria che dovrebbe far capo ad un governo dimissionario.
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