Quello che è successo a British Energy in questi tre mesi è indicativo della qualità del lavoro degli analisti e di quanto questo mercato stia vivendo eccessi inaccettabili. Tre mesi fa il titolo crollava sotto le quattro sterline per alcuni difetti di funzionamento, non pericolosi a d alcuni reattori nucleari. Il prezzo del petroli scendeva e la ricerca di alternative energetiche di colpo non sembrava una priorità. Il consenso degli analisti a quel punto era di vendita sul titolo, con un obiettivo di prezzo a 3,4 sterline. Siamo oggi a 6 a consigliare quei fortunati investitori che vi fossero entrati di liquidare le posizioni. Oggi il titolo non è pià a buon mercato ed in aggiunta la sterlina è vicina al suo massimo storico nei confronti dell'euro, sull'aspettativa che i tassi in Inghilterra saliranno ancora.
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