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06-09-2011

Crisi, un Decalogo per Evitare la Catastrofe (Aggiornamento)



Banche centrali e governi devono agire insieme, come accadde brevemente nella crisi del 2007/2008 (ma questa per l'Europa e' peggio) almeno ai seguenti punti:

1) I tassi dovrebbero essere allineati dalle due parti dell'atlantico. Questo vuol dire che la BCE dovrebbe rovesciare il suo errore madornale dei mesi scorsi, anche se costera' la testa dell'attuale direttivo. Il gioco che la BCE sta facendo, ovvero di addossare la responsabilità della crisi ai singoli governi è inutile e scellerato. Se iniziano a salire i tassi anche in Germania, con questi Spread sul debito italiano e spagnolo, è possibile il fallimento di grandi banche anche italiane. E' evidente che nè le operazioni di acquisto del debito della BCE (13 miliardi la scorsa settimana) nè il divieto di vendite allo Scoperto hano alcun effetto sul mercato

2) Bisogna lasciare fallire la Grecia. I l tasso di partecipazione dei creditori all'operazione di Swap sui titoli del debito non è neanche del 50% contro una soglia minima richiesta dal governo greco del 90%
3) Occorerebbe chiudere la finestra illimitata di liquidita' alle banche, con cui comprano oro che non serve a niente, e franchi svizzeri. La Svizzera con questo tasso di cambio finira' presto in deflazione, con un sistema bancario troppo grande per fallire. Se si vuole guardare a dove scaturiranno altri problemi, quello e' un posto ideale.

4) Gli stati dovebbero vendere massicciamente le loro riserve auree (ammesso che vi sia una domanda reale di oro) e ricomprarsi titoli di stato con il ricavato, dando un segnale forte alla speculazione.

5) Bisogna sfatare il tabù secondo il quale non si può intervenire sui tassi d cambio. Gli interventi vanno fatti però in modo coordinato tra le banche centrali e non per iniziative unilaterlai come è stato il caso della Svizzera di recente,

6) Gli Stati Uniti devono unire eventuali nuove misure di espansione monetaria a tagli di spesa, senza i quali, la nuova moneta in circolazione finisce solo ad alimentare operazioni irresponsabil da parte delle banche.

7) L'Italia ma cosi' altri paesi dell'area mediterranea dovrebbero  mettere mano alla macchina pubblica, col blocco delle assunzioni. Si pensi alla forza lavoro che si libererebbe lasciando pagare alla gente le bollette online e alle ore interminabili passate dai cittadini in fila alle poste. O all'inutile fardello delle amministrazioni delle provincie.


8) L'Europa dovrebbe lavorare ad un federalismo fiscale con una direzione centrale e facolta' impositive aggiuntive a livello dei singoli paesi.

9) Si dovrebbe dirottare la liquidita' data gratis alle banche al sostegno alla piccola media impresa, imponendo agli istituti di credito severi controlli sulla destinazione della raccolta.

10)Bisognerebbe ridare fondi all'istruzione. Senza una classe di giovani meglio preparata, tra qualche anno l'Italia assomigliera', per tasso di alfabetizzazione relativo a quello del resto del mondo, a quella del dopoguerra.

Molte di queste cose non avvengono solo per convenienza personale. Se si impedisse ai Trichet della situazione di andare a ricoprire cariche in istituti di credito a fine mandato, come ha fatto il suo amico Weber, molta di questa gente si comporterebbe diversamente. Se per la politica fossero finalmente introdotti requisiti di professionalita' ed onorabilita', come in tutte le professioni regolate da Albi, si eviterebbero ruberie e piazzate cui il nostro parlamento ci ha tristemente abituato. Vi invitiamo a questo proposito a leggere la proposta nell'articolo qua sotto ed eventualmente fornirci suggerimenti
 
 

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