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07-03-2012
Debito Greco, Aperto Ricatto
Minacce non troppo velate quelle che arrivano dal ministro delle finanze greco, che paventa la clausola di Azione collettiva contro tutti quegli investitori, nessun accenno alle soglie di partecipazione minima che e' parte dell'accordo, che decidessero di non partecipare allo scambio. Lo sforzo e' evidentemente quello di ottenere una partecipazione minima del novanta per cento perche' sotto, se gli accordi sono rispettati, ma oramai ci aspettiamo di tutto, bisognera' ammettere il Default per forzare gli investitori non aderenti. Quindi le banche che hanno detto che i CDS sul debito greco non valgono nulla dovranno ritrattare la loro posizione e onorare i contratti. Se noi detenessimo CDS a copertura del debito greco non aderiremmo perche' a quel punto, sempre che il diritto valga qualcosa si otterrebbe un maggior rimborso dal loro esercizio, ammettendo che partecipino allo scambio meno del novanta per cento degli investitori. Comunque finisca a questo punto a noi sembra che le prospettive per il debito spagnolo, dove gia' il governo ha detto di non intendere rispettare i limiti di deficit previsti dal patto fiscale e su quello italiano, dove se l'accordo entra non vi sara' piu' modo di assicurarsi contro un rialzo dei tassi attraverso il mercato dei CDS, non siano brillanti. Se l'accordo passa ci aspetteremmo un rimbalzino dell' euro su cui non esiteremmo a ricomprare dollari. Performance ai nostri portafogli sintetici e obbligazionario che in questi giorni hanno reiniziato a correre . I risultati sono consultabili on line dalla home page. |