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10-09-2010
Deutsche Bank, un sintomo della vera salute del sistema bancario europeo
Mentre l'euro segna nuovi minimi contro praticamente tutto tranne dollaro e sterlina, le quotazioni delle banche europee continuano a non risentire dell'enorme allargamento degli Spread sopra il rendimento del bund tedesco richiesti dal mercato per comprare titoli di stato di paesi più indebitati (conosciuti con l'acronimo di PIIGS, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna). Si tratta del risultato di una campagna mediatica che insiste sulla condizione di ottima salute di un sistema bancario che, zeppo di titoli di stato di tutti questi paesi, non puo' stare come si dice se solo si prova a valutare il Rischio implicito in queste partecipazioni (lasciando poi perdere i criteri ridicoli che sono stati usati per valutare il Rischio immobiliare e quello creditizio verso il sistema). Le maggiori agenzie stampa riportano l'indiscrezione che Deutsche Bank aumenterebbe il capitale di circa 9 miliardi di euro, dopo che gli stress test di qualche settimana fa le assegnavano un tier ratio circa doppio di quello richiesto da Basilea. Il denaro andrebbe a finanziare l'acquisizione di Deutsche Post ma non è assolutamente necessario se i rapporti patrimoniali sono quelli pubblicati qualche settimana fa. In totale le banche tedesche dovrebbero sembra avere bisogno di piu' di cento miliardi di euro, poco meno dei Mezzi propri di UBS e Unicredit messi insieme. Se le banche tedesche, con l'economia che va meglio di tutta l'area euro, stanno così chissà come si puo' dire che in paesi come l'Italia il sistema finanziario è solido. Prima o poi questa farsa sulle banche europee mostrerà il suo risvolto tragicomico. |