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Dipendiamo tutti dall'economia USA
La fase di Consolidamento dell'''' economia statunitense è proseguita nel primo trimestre dell'''' anno e continuerà verosimilmente anche nei prossimi mesi, in un contesto caratterizzato, in generale, da solidi indicatori macroeconomici. Per il 2005 il tasso d''''espansione del Pil dovrebbe, pertanto, restare sopra il 3%, supportato da un''''economia contraddistinta ancora da buoni livelli di produzione e da una soddisfacente propensione al consumo. In questo quadro d''''insieme, si inseriscono però elementi contrassegnati da una certa contraddittorietà (si pensi ad alcune cifre relative ai nuovi posti di lavoro creati). Nel complesso, comunque, la congiuntura Usa mostra un atout e un dinamismo tali da permetterle ormai da anni di sostenere tassi di crescita robusti e sensibilmente superiori alla media dei paesi industrializzati. Anche per queste ragioni, la politica monetaria della Fed, vista la contenuta crescita dei prezzi al consumo, seguirà la via della "restrizione moderata» che ha portato lo scorso 22 marzo al settimo rialzo dei tassi d''''interesse dall''''inizio del 2004, con i "fed funds" giunti al 2,75%. Oltre ad un eccessivo rialzo dei prezzi delle materie prime, i fattori di proccupazione restano quelli ben conosciuti e legati al pesante deficit delle partite correnti e al deficit di bilancio, i famosi "deficit gemelli". Nonostante la "svalutazione controllata" del dollaro Usa, il saldo passivo della Bilancia commerciale è assurto ad un record negativo di 617,73 miliardi di dollari nel 2004, con un incremento del 24% rispetto ai 496,51 miliardi di dollari accusati nel 2003. Nel dato globale del 2004 va altresì notato il ruolo crescente della Cina, nei cui confronti gli Stati Uniti hanno fatto registrare un deficit record di 162 miliardi di dollari (una quota che rappresenta più del 25% del deficit globale), rispetto ad uno di 124 miliardi dell'''' anno precedente. Sebbene il dato di dicembre sia apparso leggermente migliore rispetto alle stime, la difficile situazione dell'''' interscambio commerciale continuerà a condizionare la strada del dollaro, che non potrà che essere, in prospettiva, ancora discendente. Sul fronte degli squlibri di bilancio, intanto, l''''ammÌnistrazione Bush sembra intenzionata a utilizzare la scure per ridimensionare la spesa pubblica e contrarre il pesante deficit di bilancio. |
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