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07-12-2009

Dollaro, probabile la fine del periodo di debolezza

Tasso di disoccupazione ufficiale in discesa al 10% (il dato non considera i disoccupati da periodi piu' lunghi cio' che porta il tasso effettivo a oltre il 17%) e successive dichiarazioni di Geithner hanno finalmente tamponato l'emorragia del dollaro.
I dati vogliono dire molto poco per come sono calcolati ma sembra ora di percepire una volonta' politica a che la divisa americana si rafforzi.
La motivazione principale e' piuttosto chiara. Durante l'ultimo anno la forza dell'euro ha fatto si che la divisa cinese si svalutasse contro quella europea, in virtu' del cambio fisso con il dollaro. Gli europei hanno provato la scorsa settimana a convincere i cinese a rivalutare contro yuan, ma senza successo. A questo punto i riequilibri non possono che passare da una rivalutazione del dollaro contro euro.
Inoltre l'avvicinarsi della fine dell'anno porta le banche a consolidare i forti guadagni realizzati in virtu' della disponibilita' di denaro a costo zero, prevalentemente in dollari. Le banche centrali hanno segnalato la volonta' di limitare la disponibilita' enorme a disposizione delle banche per operazioni sul conto proprio.
Se la borsa corregge sul fine anno potremmo assistere ad una corsa del dollaro di proporzioni significative.


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