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27-07-2012

Draghi, La Svolta?

Non ha specificato Draghi cosa sarà esattamente che farà la BCE per evitare l'uscita di un qualsiasi paese dall'area, mentre ha suggerito che le economie dell'euro sono molto più forti di quello che si pensi, anche qui non indicando a quali metriche si riferisca. La reazione sui mercati del reddito fisso non è stata enorme, il decennale spagnolo è sceso di poco sotto il 7%, segno che il mercato non è del tutto convinto che davvero nessun paese sarà messo nella condizione di non onorare il proprio debito. La crisi non è più solo un fatto di tassi di interesse,  la Gran Bretagna torna in recessione nonostante livelli di tassi sul decennale ai minimi storici.
Con un po' di arroganza il governatore ha anche assicurato che quello che farà la Bce basterà, sicurezza che nessuno può avere se si pensa che nonostante i massicci interventi della Fed l'economia americana non riparte.
A noi sembra che il passaggio di ieri non sia decisivo per decretare una svolta nell'affrontare la crisi e che come suggerisce oggi Condoleeza Rice sulle pagine del FT, è solo attraverso un intervento americano che può essere energicamente affrontata. 
Oggi i dati sul GDP statunitense, probabilmente brutti potrebbero portare alla decisione già il primo agosto di un intervento della Fed con nuova immissione di moneta, in parte indirizzata al debito europeo. Crediamo questo stia già succedendo se le aste di ieri sul CTZ sono andate per il massimo sottoscrivibile, prima delle dichiarazioni di Draghi. Quello sarebbe davvero il passaggio che dà avvio a un grande rialzo di borsa.
Per ora invece le parole di Draghi sono ancora un tampone che si rivelerà temporaneo se non seguite da un intervento coordinato con la banca centrale statunitense. Questo basterebbe per far volare i mercati ma non le economie che comunque richiedono riforme strutturali di cui la politica, ieri Scheuble è partito per tre settimana in vacanza, sembra ancora non avvertire l'urgenza.
 

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