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13-03-2012
Fed, Cenni di Sterilizzazione, Se il Dollaro non Sale Ora....
Molti analisti sembrano aspettarsi che la Fed cerchi di stimolare, nella sua riunione di stasera, gli acquisti sull'immobiliare tenendo bassi i tassi a lunga con operazioni sul mercato aperto, drenando invece liquidita' dalle banche commerciali. L'idea e' quella di indurre la gente a contrarre mutui, i cui tassi sono parametrati al decennale americano, senza produrre Inflazione da moneta. Dopo i dati di occupazione di venerdi' scorso e' molto difficile che Bernanke possa giustificare un nuovo"quantitative easing", cui tra l'altro si oppone tutta l'America conservativa che esprime con i suoi candidati "valori" che sanno di anni cinquanta (la moglie di Santorum, purtoppo serio pretendente alla nomination repubblicana, ha affermato in un'intervista che l'ascesa di suo marito rappresenta "la volonta' di Dio", preteso interlocutore serale del marito). Se anche oggi i dati di vendite al dettaglio dovessero confermarsi positivi, la possibilita' che la Fed immetta nuova moneta nel sistema diminuisce molto. In Europa ora il colpevole diventa la Spagna, cui viene chiesto, impossibile, di rientrare in un rapporto deficit/Pil del tre per cento nel 2012, emblematica ieri l'immagine di Juncker che scherzosamente, ma forse non troppo prende per il collo il ministro delle finanze spagnolo. Ieri Krugman in un bello spunto rispondeva ad un lettore sul New York Times sul perche' l'austerita' funziona per una famiglia in difficolta' economica mentre non funziona da sola per una nazione. Nel primo caso tirare la cinghia non comporta la perdita del posto di lavoro, nel secondo si. Prima o poi si dovra' arrivare, come sosteniamo da tempo, ad un intervento diretto delle BCE sul mercato, oggi un bell'articolo a proposito sul Financial Times, dal titolo "The LTRO problem, direct ECB intervention is the only way". Nel frattempo le aste dei Bot di stamane vedranno probabilmente un ulteriore irripidimento della curva perche' l'operazione LTRO porta ad acquisti delle banche sulla parte breve della curva, quella per cui hanno ricevuto il "regalo" da parte della BCE, mentre i tassi a lunga rimangono intorno al cinque per cento. Non ha nessun senso, in un paese in recessione, che vi siano oltre quattro punti percentuali di differenza tra i rendimenti a lungo e a breve. Ma la liquidita' indirizzata alle banche e non al sistema produttivo crea queste distorsioni, che pagheremo tutti non appena sara' chiaro che anche per l'Italia, oltre che per la Spagna, quello che conta non e' lo Spread con il bund tedesco ma la differenza tra costo del debito e crescita, negativa. |