Rimane davvero in lista solo la Yellen, che viene percepita come la più favorevole al continuamento di politiche espansive. Geithner non vuole apparentemente partecipare alla corsa, così il mercato scommette che niente cambierà mercoledì. Gli operatori erano concordi nel pensare a mercati in tensione nei giorni precedenti alla riunione della Fed, con un dollaro in salita, per poi assistere ad un'inversione di tendenza subito dopo. Ora è probabile che succeda il contrario e che quindi una qualsiasi decisione di ridurre gli acquisti, anche di poco, si traduca in una correzione. Sarebbe altrimenti difficile capire la tempistica della decisione di Summers, che avrebbe potuto senz'altro aspettare dopo mercoledì.
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