Poche settimane fa,Goldman Sachs assisteva il gruppo torinese nella cessione di una quota di partecipazione in Mediobanca poco inferiore al 2%. La banca d'affari americana usciva lo stesso giorno con un giudizio in acquisto su Fiat ed un obiettivo di prezzo a 30 Euro (il conflitto di interesse, sembra non riguardare le banche d'affari). Da allora il titolo ha perso un 25%. E' chiaro che la situazione generale è estremamente difficile, ma forse, con tutto il grande rispetto per lo straordinario lavoro del dottor Marchionne e del suo staff, il mercato si era un po' lasciato prendere la mano. Al di là del fatto che Fiat non è sicuramente all'avanguardia sui motori di nuova generazione, la situazione debitoria del gruppo, in questi tempi di stretta del credito, probabilmente genera qualche preoccupazione. In più, è sufficiente confrontare i conti del gruppo torinese con quelli di Toyota per rendersi conto che un aspettativa di prezzo a 30 Euro si giustifica non sulla base dell'attuale situazione dell'azienda in relazione ai suoi concorrenti ma con la speranza di ulteriori straordinari miglioramenti. |