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30-05-2016

Giugno, Mese in Cui Tutto Puo' Succedere

Non sono davvero poche le circostanze che potrebbero portare a un ribaltone epocale dei mercati in questo mese di giugno: referendum britannico, possibile aumento dei tassi negli Stati Uniti, aumenti di capitale di Veneto e Popolare.
Sul primo fronte stampa e media fanno del loro meglio per rendere il più possibile odiosa ai cittadini britannici la permanenza nella Unione Europea. Continuano ad essere diffusi i timori per le presunte conseguenze catastrofiche per l'economia britannica, che in realtà tradiscono i timori dei paesi Ue per la possibile perdita della prima piazza Finanziaria al mondo. Non sembrava  possibile che la Gran Bretagna potesse uscire dalla UE ma, come nel caso della campagna contro Trump, è talmente evidente il tentativo di manipolazione dell'opinione pubblica che potrebbe sortire l'effetto esattamente contrario.
Sui tassi, a giudicare da quanto detto venerdì scorso dalla Yellen daremmo più che probabile un aumento dei tassi a luglio, dopo l'esito delle elezioni britanniche. Se la Gran Bretagna uscisse,si scatenerebe il panico sui mercati e i tassi non salirebbero. I titoli su cui puntare maggiormente sono quelli dei settori non influenzati dai tassi e di aziende piene di liquidità, in particolare il farmaceutico.
Sulle banche italiane, Veneto che inizia oggi le operazioni di premarketing sull'aumento vedrà con ogni probabilità il titolo quotato grazie alla partecipazione di Mediobanca, ma con un Flottante molto ridotto, intorno al 25%, cosa che obbligherà Atlante a dare quasi fondo alla cassa per quello che riguarda la disponibilità per prese di partecipazione diretta. Entro giugno Carige dovrà inoltre pronunciarsi sulla offerta di Apollo per i propri crediti dubbi mentre sul Popolare, parte dell'aumento potrebbe di nuovo finire in Atlante con la conseguenza che i soci di Bpm otrebbero decidere di votare contro la fusione.
Le valutazioni sui mercati sono piuttosto ricche: tra uno scenario dove una di queste cose può andare male, e parleremmo davvero di cadute significative e l'ipotesi che tutto vada bene, con limitiati rialzi dei prezzi, staremmo, tranne situazioni particolari sul mercato statunitense, decisamente lontano dalle borse.

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