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09-12-2010

Gran Bretagna, piu' opportunita' che rischi

Settore storicamente molto forte in Gran Bretagna, dove a parte la anglo-olandese Unilever operano diverse aziende di piccole/ medie dimensioni in segmenti diversi, con forte penetrazione sul territorio. L'alimentare e' in assoluto il settore piu' difensivo cui rivolgersi, in un mercato che per le ragioni esposte nei sottotitoli puo' a nostro parere guardare ad un lento processo di ripresa (cio' che nonostante tutte le fanfare di questi giorni non e' vero per l'area euro).
Tre aziende che ci sembrano interessanti, tutte di piccole o medie dimensioni (e' probabile che sia difficile comprarle con gli intermediari on-line):

1) Greggs vende attraverso la propria catena di negozi panetteria fresca, sandwich e bevande. Nei sei mesi conclusi a luglio il fatturato e' cresciuto del 3%, del 7% l'utile. Vende ad un "price/earning" di dodici volte e non ha debiti.
2) Piu' indebitata Northern Foods, che produce cibo surgelato e panetteria.
Viene da una lieve contrazione del fatturato nei sei mesi chiusi a settembre (tanto per non smentirsi in termini di originalita' molte societa' britanniche chiudono i bilanci non con l'anno solare) e da una marginale perdita soprattutto dovuta al peso degli oneri finanziari. In generale preferiamo le aziende che stanno sul fresco.
3) Davvero straordinari i numeri di questo produttore di latte, Robert Wiseman, cresciuto in termini di fatturato del 2% nei sei mesi chiusi ad inizio ottobre e del 7% per utili. Debito quasi inesistente e "price/earning" di circa 7 volte). La nostra migliore scelta.

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