Versione per stampa |
23-03-2010
Grecia, verso un intervento del Fondo monetario
Forse perplesso per le batoste elettorali, Sarkozy ha finalmente accettato che sia il Fondo Monetario Internazionale e non la Unione Europea a rendere meno massacrante per i cittadini greci il piano di rientro dal debito. Certo si tratta di un mutamento epocale. Il Fondo, nato con i denari delle economie occidentali per finanziare i paesi piu' poveri, interviene proprio su un'economia avanzata della vecchia Europa. D'ora in poi non potremo piu' permetterci manifestazioni di grandezza, ma almeno cosi' si salva l'euro. Un intervento di sostegno da parte della BCE avrebbe creato aspettative analoghe per Spagna, Irlanda, Portogallo e forse Italia. Le somme in gioco non sono enormi, ma se i problemi ad esempio della Spagna dovessero acuirsi, allora perche' il fondo monetario internazionale disponesse delle capacita' di intervento necessarie, bisognerebbe andare a battere alla porta della Cina. Se come dice Rampini questo sara' il secolo cinese, ipotesi di questo genere non possono che accellerare il fenomeno. Chissa' cosa aveva in testa Prodi alcuni giorni fa quando dichiarava pubblicamente che i problemi della Grecia erano alle spalle. |