Le perdite sarebbero di 2 miliardi circa più alte se la banca non avesse contabilizzato rivalutazioni per circa due miliardi sulle quote di paretcipazione in Banca d'Italia e francamente, con una previsione di utili di sette centesimi per il 2013, sembra enormemente cara. L'istituto ha fatto alcuni importanti passi avanti, la restituzione dei prestiti alla BCE ottenuti con il programma LTRO e la possibilità di costituire una bad bank per i crediti incagliati. Guardando però avanti l'attività creditizia non puo' che peggiorare mentre gli utili sul portafoglio titoli di stato non hanno molti spazi per ulteriori spunti, con un decennale al 3,3%, tassi inferiori a quelli pagati da altri stati con Rating molto migliori. Il programma di esuberi sarà difficile da realizzare per la resistenza dei sindacati. Ci sembra davvero da vendere.
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