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Lavoro in Italia
16-08-2016

Italia, alla Caccia di Altra Flessiblità dalla UE

Ci aspetteremmo che il Pil del terzo trimestre registri ancora una crescita nulla o addirittura negativa se dobbiamo giudicare dagli ultimi dati di produzione industriale. A giugno su base annua la produzione industriale è diminuita del 1% che si riflette solo parzialmente nel secondo trimestre e la stagione turistica, con le minacce di terrorismo, difficilmente potrà compensare in termini di maggiori consumi. Probabiili aumenti vertiginosi delle tariffe, soprattutto se il referendum passa, la Ue difficilmente può concedere ulteriore flessibilità che tra l'altro non fa che aggravare il rapporto stock di debito su Pil.
Con l'accentramento dei servizi di interesse nazionale e la scarsa propensione del governo a intervenire con misure espliciite, saranno con ogni probabilità le tariffe sui servizi di pubblica utilità a volare in autunno.
Con il conflitto di interesse endemico in alcuni snodi principali dell'economia, Banca d'Italia che possiede le banche ma regola un industria che potrebbe chiamare a salvarle, spetterebbe alla responsabilità della politica taglliare drasticamente le proprie spese, che non producono ricchezza. Ma è emblematico che mentre un movimento promuove il taglio degli stipendi dei parlamentari, sommerso da un coro di fischi in aula, il sindaco di Roma nomina un capo di gabinetto a 193.000 euro all'anno. Evidentemente non ci si può muovere in politica senza dispensare favori in modo trasversale. La motivazione, guadagnava di più prima come magistrato; nessuna inibizione da parte della Raineri nel dichiarare che presto tornerà alla carica dove guadagnava di più, chissà quindi perchè ha accettata questa. Altro gigantesco conflitto di interesse, quello che consente a un magistrato di svolgere vita politica. Senza cpntare che in una città che ha bisogno di rinnovamento come Roma, forse accettare una carica del genere implica un certo senso di responsabilità sociale, che va al di là del guadagno. Nè sembra che la sempre maggiore rappresentanza femminile in politica  stia cambiando molto le carte, al di là dellee retoriche. Gli ultimi quattro ministri coinvolti in vicende non brllanti (Idem, Severino Boschi, Guidi) sono tutte donne, e l'esempio del nuovo capo di gabinetto romano non è certo irreprensibile.

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