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05-11-2011
Italia, Non di Uomini ma di Sistemi si Tratta
Diceva Churchill ''Bizzarro popolo gli Italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di Italiani non risultano dai censimenti....'' Questo fine settimana, di cui non siamo sicuri in molti abbiano percepito la drammaticità, porta ad un coro di voci della maggioranza che attribuiscono al premier larga parte della responsabilità per l'aumento dei rendimenti sui titoli di stato italiani. Il governo ha chiesto ed ottenuto ripetuti voti di fiducia, di solito supportati dal fatto che le alleanze trasversali tra soggetti appartenenti a varie coaliziioni sono, in forma privata, molto più forti di quanto appaia in pubblico. Zingales, una delle poche voci di economisti italiani che si può ascoltare avendo qualcosa da imparare, suggerisce che le massime cariche dello stato dovrebbero promuovere un'amnistia per gli attuali esponenti del Parlamento, dopo di che chi l'avesse ottenuta non potrebbe più candidarsi in politica; machiavellico ma forse inevitabile. Aggiungeremmo l'impossibilità di ricoprire doppi incarichi, l'abbassamento dei compensi dei parlamentari da centottantamila a cinquantacinquemila euro, tanto guadagnano in Germania, la proibizione a ricoprire cariche nel settore privato a fine mandato, per essere sicuri che il Parlamento sarebbe disertato da tutti coloro che non meritano di frequentarlo. Oggi, parlando con vari esponenti di istituzioni di altri paesi, ci rendiamo conto che il premier viene additato all'estero come la causa di tutti i mali. Solo un referendum, in Italia, può portare al rinnovamento della classe politica necessario per non cadere nel paradosso di demagogia che già Churchill rilevava tre quarti di secolo fa. |