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26-08-2016
Jackson Hole, Ultimo Atto degli Ex Padroni del Mondo
Tutti come sempre con gli occhi puntati sulle due o tre paroline di differenza che possano far immaginare che forse la Fed alzerà i tassi a settembre. A questo livello di tassi un quarto di punto in su e in giù cambia davvero poco, ma poichè chi guida le banche centrali si rende conto perfettamente di non avere impatto sull'economia reale, la notte scorsa ancora dati per una deflazione giapponese che più si immette moneta più peggiora, si continuano a puntellare i mercati finanziari, trasmettendo agli investitori la sensazione, mai così errata, che siano essi il termometro dell'economia reale. Le valutazioni dei mercati finanziari americani sono molto alte e se vince Trump alle elezioni comunque la Yellen va a casa. Sarebbe ora di avere coraggio ma questa non è una dote tipica dei banchieri centrali. Ovviamente se il tono è interlocutorio, i mercati salgono e il dollaro si indebolisce. Viceversa, in presenza di un atto di coraggio, potremmo vedere una correzione, salutare, dell'ordine del dieci per cento sulla borsa americana (nel qual caso torneremmo positivi sull'azionario) e un dollaro verso 1,10. Sarebbe meglio per tutti, tranne forse che per le banche di investimento che con un mercato al ribasso e i tassi a zero non sanno come fare soldi. |